Talkshock – Nicola Macchione

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Talkshock – Nicola Macchione

Lui è un medico chirurgo specializzato in urologia e andrologia, un influencer, il grillo parlante di tutti noi insomma!
Nicola Macchione, la sua pagina (@md_urologist) è tra le più seguite in ambito medico e le sue rubriche su “Esquire” (I segreti del pene e Happenis) hanno dato vita a un nuovo filone divulgativo della sessualità maschile e non solo all’insegna della sex positivity. Attraverso il suo modo di comunicare, ha sdoganato miti e tabù che ancora ruotano intorno al sesso!
Da poco è uscito il suo primo libro: “Il sesso semplice“, dove spiega la sessualità in modo chiaro con illustrazioni annesse, un manuale per tutti!

 

Nicola da dove nascono il tuo nickname sui Social e il tuo successo? Sei rimasto sorpreso dal grande seguito e dal riscontro avuto anche dalle vendite del tuo primo libro, appena uscito?

Il nickname nasce da quello che è il mio lavoro, lo trovavo essere quantomeno identificativo! E poi ovviamente era l’unico disponibile su IG.

Il fatto che sia diventato un profilo molto seguito mi ha fatto capire quanto bisogno c’era di una narrazione nuova, leggera e positiva del benessere sessuale, al di là del genere o orientamento sessuale. Per quanto riguarda il libro invece sono rimasto positivamente sorpreso, soprattutto dai primi feedback ricevuti. Aver scritto un manuale di educazione alla sessualità ed affettività, capace di parlare a tutti, è capace di abbattere attraverso la scienza tabù, cliché e soprattutto luoghi comuni. Per la prima volta un libro che parte dalle storie delle persone per spiegare concetti molto più ampi.

 

Le nuove generazioni sono molto più informate sul sesso e hanno meno tabù, secondo te chi a chi dobbiamo questa evoluzione, solo ai Social?

Le nuove generazioni rispetto alla nostra banalmente hanno maggior accesso ad una serie di informazioni che noi non avevamo a disposizione così facilmente. L’arrivo di Internet prima e degli Smartphone poi, in questo senso hanno segnato una vera rivoluzione.

La conoscenza a portata di tutti ed ovunque tu sia. Tutto ciò è prezioso, ed altrettanto lo sono le connessioni e gli scambi culturali che sono nati grazie al Web. Purtroppo, come ogni scoperta rivoluzionaria, può avere dei risvolti non sempre positivi. Primo tra tutti l’accesso troppo semplice alla pornografia a qualsiasi età.

 

Nella tua vita il benessere sessuale a che livello di soddisfazione lo collocheresti? Il sesso nella tua vita è stato realmente “semplice”?

Ho sempre dato poca importanza al benessere sessuale, fin quando ho scoperto che in realtà influenzava completamente l’andamento della mia quotidianità. Mi sono sempre chiesto come sarebbe stata la mia vita oggi se avessi da sempre avuto una vita sessuale appagante: invece non è stato così! La mia salute sessuale ha subito alti e bassi, un po’ come capita a tutti, e da solo mi sono dovuto attrezzare per renderla piacevole, appagante, che fosse un vero toccasana. Oggi, dopo un percorso durato anni, ho una consapevolezza diversa, per cui la vivo decisamente in modo sereno.

 

L’educazione sessuale secondo te, sarebbe utile anche all’interno dei club? Ti piacerebbe l’idea di dare consigli last minute in un contesto del genere?

L’educazione alla sessualità ed affettività andrebbe quotidianamente divulgata. Dalle pensiline degli autobus, alle fermate della metropolitana fino alle serate nei club. Non esiste mai un momento e/o un luogo giusto; un po’ come il principe azzurro! Poi finisce che a cercare quello ideale non arriva mai. Come potete notare dalla mia pagina Instagram non ho alcun problema a trattare questi temi anche in modo decontestualizzato

 

Cosa ne pensi della PrEP e di quanto siano più o meno diffuse le MST?

La PrEP è una fantastica forma di profilassi per l’HIV, ma vale solo per questa IST. Per tutte le altre la migliore protezione rimane il condom. Sarò un po’ controcorrente ma io il condom lo suggerisco sempre, soprattutto in associazione con la PrEP. I due strumenti di protezione infatti, possono lavorare efficientemente in sinergia contro l’HIV ma anche le altre IST.

 

Intervista a cura di Paolo Di Caprio