Talkshock – Elenoire Ferruzzi

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Talkshock – Elenoire Ferruzzi

La sua inconfondibile voce entra nella testa, attraverso motti che sono entrati nella memoria del pubblico della notte e del web, come il celebre tormentone “Carpisa è il male!” oppure “Vado ad ammaestrare le foche monache!”. Elenoire Ferruzzi è un’artista, attrice, showgirl e icona trans, molto nota nel mondo LGBTQIA+ e non solo, famosa per la sua eccentrica immagine, di cui sono protagoniste le sue lunghe unghie rosse, ma anche per il suo modo di sapersi prendere in giro. Si è fatta conoscere dal pubblico sui social per la sua sensibilità, spontaneità, simpatia, ma anche per aver rotto gli schemi che c’erano intorno alla comunità Trans. Nel 2018 recita nel film di Cristian De Sica e da lì, viene conosciuta anche dal grande pubblico, uscendo dal circuito dei beniamini social.

Mucca TalkShock ha incontrato Elenoire Ferruzzi per un’intervista intima, emozionale, ma soprattutto alla scoperta del mondo di una diva, senza filtri e come dice lei “no fake”.

Elenoire ti definisci una ”STARR”, perché?
Semplicemente perché tutti siamo delle Staar quando siamo semplicemente noi stessi.
Penso che sia molto amata e apprezzata , perché sono spontanea, senza filtri, sono me stessa al 100%.
Le persone lo capiscono, lo sentono se sei vera o se reciti una parte o se sei celata da sovrastrutture, si vede. Ormai il mondo dei nuovi personaggi nati sui social è tutto costruito, follower comprati, likes comprati, spunte blu che si possono comprare anche quelle, con foto filtro, commenti comprati.
Sui Instagram vedi persone che se le incontri per strada, non sai chi sono, non le fermano la gente per chiedergli una foto, anche perché sui social possono avere milioni di followers, ma poi non sono famosi, perché sono finti, costruiti, non hanno una carriera alla spalle.

Hai recitato anche come attrice sul grande schermo, accanto a Cristian de Sica, ti piace cantare, hai una bellissima voce, qual’ è il tuo sogno nel cassetto, che non hai ancora realizzato?
Ce ne sono tanti a dire la verità, sicuramente un altro film e mi piacerebbe fare ancora teatro, l’ho
già fatto teatro, ma vorrei fare una cosa un po’ più particolare, più ricercata, diversa da quella che ho già fatto.
Ho già lavorato in teatro, lo spettacolo che feci era un remake di “Bambina cara”, che è uno dei film che io adoro, quindi è stato bellissimo farlo.

Con i tuoi video sui social, hai lanciato delle massime (citazioni) rivelandoti una grandissima comica, ci racconti come sono nati i tuoi video, sei stata solo ripresa a sorpresa dal tuo migliore amico, o c’è una storia dietro?
Elenoire si prende sempre sul serio, o si prende anche in giro ogni tanto?
I miei video sono nati all’improvviso, grazie all’aiuto dei miei amici, senza pensarci senza studiarlo, così per pure divertimento, divertimento Mio, perché mentre facevo questi video la prima a divertirsi ero io.
Mi prendo molto in giro da sola, sul serio non mi ci sono mai presa, perché se ci si prende troppo sul serio, in un momento storico come questo, hai finito di vivere.

Sei una sorella di Muccassassina, hai anche realizzato tempo fa una sigla per noi. Cosa ti ricordi della nostra serata e come ti sei sentita?
Si certo mi ricordo benissimo il mio video di Tanti Auguri a MUCCASSASSINA, e che la cantai sul palco di Mucca, per i suoi 29 anni.
Io amo la famiglia e il team di Muccassassina, per la serietà che la contraddistingue.
Sono stata trattata benissimo, quando sono venuta a Roma, ho girato tanti locali, ma in pochi posti sono stata come a Mucca.
Mi ricordo ancora il calore delle persone e dello staff che mi hanno fatto sentire a casa, ho un ricordo bellissimo, non vedo l’ora di ritornare presto.

Tu hai un rapporto stupendo con la tua mamma, lo si vede anche dalle foto che posti sui social?
Cosa hai preso da lei?
Mia mamma è il mio angelo, per me lei è tutta la mia vita, si racchiude tutto in quella persona stupenda, che è mia madre. Ho tanto di lei, ma poco rispetto a quello che è lei, perché è una donna straordinaria, una persona disponibile, educata, elegante, una persona speciale di una sensibilità fuori dal comune, ha aiutato tante persone del nostro mondo, non solo me, ma tanti miei amici, parlando con i genitori.
Insomma una mamma in prima linea. Con lei puoi parlare di qualsiasi cosa, sempre disponibile ad ascoltare tutti

Sei una rappresentante della comunità T, quanto pensi sia indietro l’Italia per quanto riguarda la tutela dei vostri diritti?
Siamo molto indietro, questo lo devo ammettere, però purtroppo esiste anche una autoghettizzazione da parte delle trans stesse, tendono molto ad auto isolarsi, per mancanza di umanità. Ne ho sempre riscontrata poca purtroppo, c’è sempre molto critica, molto giudizio, molta competizione, fino a quando ci saranno tutte queste prerogative, noi non andremo da nessuna parte; secondo me tutto questo proviene dall’accentuazione della parte femminile e maschile che coesistono in noi.
E’ tutto causato dal dolore, dalla sofferenza per la discriminazione, da tante cose, ma secondo me bisognerebbe passare oltre tutto questo. Con una trans non si parla di altro che di firme, io sono più ricca, te sei più povera, io sono più bella, te sei più brutta, a me di queste cose non importa niente, mi sono scocciata, sono andata oltre questi argomenti, che secondo me non servono a nulla.
Il contenuto le persone lo devono vedere, se poi si pretendono dei diritti.
Nel mondo trans non c’è solidarietà tra di noi, è tutta una competizione, tutta una disumanità, sono pochissime le persone trans con le quali puoi instaurare dei rapporti sinceri, tutto il resto è fake.

Qual è la diva, icona che ami e che ti ispira ogni giorno?
E’ venuta a mancare da poco…Raffaella Carrà. Non esiste niente che si potrà eguagliare a Raffaella, niente e nessuno. Io soffro molto per la sua mancanza, piango ancora per lei, non mi nascondo, perché ha scandito la mia vita, il mio percorso di vita artistico e adolescenziale.
Una persona di una professionalità che non esisterà mai più, lei entrava nella case degli italiani con estrema eleganza ed educazione. Raffaella ballava e cantava a mezzogiorno con abiti anche molto succinti, senza mai risultare volgare e senza scaturire la gelosia delle altre donna, lei era amatissima dalle altre donne, che è una qualità che ora non esiste più.
Da Raffaella, ho imparato la libertà, lei era una donna libera, faceva quello che voleva, si vestiva come voleva, cantava e ballava come voleva, faceva ciò che voleva, riscuotendo sempre successo in tutto il mondo.
Ciao Raffa!

MUCCASSASSINA - TALKSHOCK - ELENOIRE FERRUZZI

 

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Credits

Foto copertina: Matteo Tasca

 


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Video: Muccassassina