Talkshock – Amanda Lepore

Talkshock – Amanda Lepore

Fin da bambina rifiutavi la figura maschile, puoi raccontarci com’è stata la tua infanzia?

Ho sempre saputo di essere una donna e per me è normale che mi sentissi così, che mi vestissi così e indossassi i panni femminili e il trucco. E’ stato un sogno divenuto realtà.

Jean Paul Gautier, ti ha definito un’opera d’arte vivente, te ti definisci il corpo più costoso del pianeta. Ti senti soddisfatta del tuo corpo e senti di aver raggiunto il tuo obiettivo dopo i vari interventi chirurgici ai quali ti sei sottoposta?

Certo sono diventata quello che volevo essere e che desideravo, per questo sono molto felice.

I tuoi modelli di riferimento sono Jessica Rabbit e Marylin Monroe, perché?

Ho sempre amato le donne che hanno cercato di trasformarsi, come loro, amo Jessica Rabbit, perché lei è diventata quello che voleva essere, ed ha fatto lo stesso Marylin.

Sei un’amante dell’amore, che rapporto hai con i tuoi fidanzati, considerando la vita che conduci?

I miei ritmi di vita non mi permettono di avere relazioni stabili, e per questo i miei fidanzati sono durati molto poco.

Com’estato il clima culturale degli anni 80’ e 90’, cosa ha significato per te lavorare con i Club Kids?

Ho deciso di collaborare con Club Kids, perché loro stessi sono stati bullizzati quando erano giovanissimi, e quindi sono stata per loro un sorella, un supporto.

Sei sempre stata in prima linea per difendere i diritti della comunità LGBT, ed hai sempre partecipato ai Pride.
Hai partecipato anche ad alcune tappe del “True Colors tour” di Cindy Lauper, che sosteneva questa causa, com’è stato?

Sono stata molto orgogliosa di partecipare ad una data di questo tour, perché Cindy per me è stata di grande ispirazione e lo è stata anche questa bellissima esperienza.

Cosa significa per te essere Diva, quando torni a casa continui ad esserlo?

Per me essere diva vuol dire essere una persona di spettacolo, da palcoscenico, una persona che in virtù di questo nella vita fa quello che desidera.
Quando chiudo la porta la di casa, non c’è nessuna differenza di quando sono sul palco, mi spalmo la crema solare e indosso i miei occhiali da sole, e mi vesto come durante i miei show.

Sei stata la musa di David Lachapelle, ma anche di altri artisti. Come vede l’arte Amanda Lepore?

L’arte è molto importante per me, credo che sia diventata per me uno stile di vita.
L’arte è l’opposto delle cose non belle, ed io cerco solo cose belle, l’ultima frontiera del gusto.
Io e David, abbiamo un bellissimo rapporto, un forte legame, per me lui è un genio.

Tu sei abituata a lavorare tanto nella Nightlife quanto nel modo dell’arte, ma abbiamo letto che quando sei in un locale non bevi nulla e che i cocktail per te hanno il sapore di un momento tra amici in che senso?

Si è vero per me bere un cocktail significa essere con persone che amo, amici, colleghi ecc, significa che è un mio momento. Quando lavoro, come questa sera da voi, non bevo non perché non mi piaccia, ma perché voglio essere al 100% a disposizione di chi mi ha scelta. In quel momento sono Amanda la performer e quello e il pubblico mi danno già molta euforia.

MUCCASSASSINA - TALKSHOCK - AMANDA LEPORE
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